La salute attraverso lo sport. Il progetto nella Casa Circondariale di Secondigliano
Sport e benessere per i detenuti di Secondigliano con il progetto dell’Asd Meridies
Si è tenuto martedì scorso presso la Casa Circondariale di Secondigliano Pasquale Mandato la presentazione del progetto “Gestire la forza – Guardare alla vita”, promossa dall’ Asd Meridies affiliata ASI. Il progetto si inserisce nel più ampio piano nazionale per lo sport in carcere annunciato a maggio di quest’anno dal Ministero per lo Sport e sostenuto da Sport e Salute.
La non-profit è attiva dal 1996 nel promuovere la salute attraverso lo sport e con questo nuovo progetto si propone di implementare corsi di attività fisica ispirati alle discipline orientali per favorire la salute e il benessere dei detenuti. Carmela De Cesare, presidente dell’Asd Meridies, ha moderato l’evento di presentazione raccontando come le attività sportive siano pensate come strumento educativo trasversale, utile nel processo di prevenzione e recupero.
Attraverso questa iniziativa, che si propone di durare diciotto mesi, più di cinquanta detenuti della Casa Circondariale di Secondigliano avranno la possibilità di usufruire di circa trecento ore di attività fisica che comprendono lezioni di Ju Jitsu, Yoga, Fitness e Cultura Fisica guidati da tecnici ASI tra cui il Maestro Salvatore Izzi che, con la sua Asd Vip Center già parte della famiglia ASI, si impegna da tempo in analoghe attività.
L’obiettivo principale è gestire le tensioni causate dalla detenzione, prevenire comportamenti autodistruttivi e suicidari, promuovere la collaborazione tra detenuti e migliorare la convivenza all’interno del carcere. Lo sport dunque è visto non solo come disciplina formativa, ma anche come strumento per la valorizzazione personale, la socializzazione e l’aumento dell’autostima.
Il progetto prevede anche attività formative, con la possibilità di inserire detenuti o personale penitenziario in funzioni tecnico-organizzative, e offrire tirocini sportivi come prova delle competenze acquisite. Durante la presentazione, alla presenza del Dirigente Nazionale ASI Giancarlo Carosella, si è anche sottolineato l’aspetto educativo e socio-psico-pedagogico del progetto, mirato a sviluppare abitudini sane e a favorire l’inclusione sociale.
Il monitoraggio delle attività sarà realizzato attraverso questionari, interviste ai detenuti, presenza di volontari qualificati, supporto psicologico e riunioni di verifica periodiche. Il progetto prevede inoltre attività di comunicazione, con la produzione di un manuale di buone pratiche sull’uso di programmi sportivi in contesti carcerari e la promozione del progetto attraverso social media e eventi pubblici di diffusione. L’obiettivo finale è restituire alla comunità cittadini che possano godere di prospettive concrete di integrazione.